Il CISP, da anni in prima linea per l'assistenza umanitaria nei Campi Saharawi, ha recentemente avviato un nuovo progetto.
Finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), il progetto "Educazione inclusiva e sicurezza alimentare per la popolazione vulnerabile nei Campi dei rifugiati sahrawi nel Sud Ovest dell’Algeria" intende migliorare la qualità della vita dei rifugiati saharawi, con un focus particolare sull'educazione e sulla sicurezza alimentare.
Lo scorso 21 ottobre, presso la sede dell'ACNUR "Weather Haven" nei Campi Saharawi, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del progetto, un evento che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni e delle autorità locali saharawi, tra i cui la Mezza Luna Rossa Saharawi di agenzie ONU come il PAM e l'UNICEF, del partner Africa ’70 e dei collaboratori italiani, tra i quali e NEXUS ER.
Oltre allo staff locale del CISP con a capo Samir Zemouchi, da Roma hanno presenziato all’evento di lancio anche il Direttore del CISP Sandro De Luca, il Direttore dell’Area geografica Mediterraneo e Medio Oriente Gianluca Falcitelli, e la Responsabile dei progetti in Algeria e nei Campi Sahrawi Giulia Olmi.
"Questo progetto rappresenta una sfida importante di grande opportunità per migliorare le condizioni di vita dei rifugiati saharawi", ha dichiarato Giulia Olmi. "Investire nell'educazione e nella sicurezza alimentare significa adoperarsi in una situazione di emergenza per investire nel futuro di un popolo che ha il diritto di vivere dignitosamente e che affronta da 50 anni condizioni di vita estreme in una tragedia umanitaria spesso dimenticata".
Il progetto, che sarà implementato fino a marzo 2025, prevede una serie di attività mirate a:
- Migliorare l'accesso all'educazione: attraverso programmi di sostegno scolastico, formazione degli insegnanti e potenziamento delle infrastrutture educative.
- Garantire la sicurezza alimentare: incrementando la produzione locale di alimenti, migliorando la distribuzione e diversificando le diete.
- Rafforzare le capacità delle comunità locali: attraverso la formazione e il coinvolgimento attivo delle organizzazioni della società civile.
Il CISP lavorerà in stretta collaborazione con Africa ’70, Mezzaluna Rossa Saharawi, Nexus Emilia-Romagna, e le organizzazioni e autorità locali per garantire il successo del progetto.
L'impegno del CISP nei Campi Saharawi è un esempio concreto di come la cooperazione internazionale possa fare la differenza nella vita delle persone più vulnerabili. Grazie a questo progetto, decine di migliaia di rifugiati saharawi avranno accesso a servizi essenziali e potranno costruire un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie.
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