In Sudan la prolungata crisi umanitaria e politica, aggravata dai violenti scontri tra le Forze Armate sudanesi (SAF - Sudanese Armed Forces) e le Forze di Supporto Rapido (RSF - Rapid Support Forces) scoppiati lo scorso aprile, sta impattando profondamente i diritti umani, anche per quel che riguarda l'accesso ai servizi sanitari, nutrizionali e alimentari.
Poiché il conflitto è attualmente concentrato nelle aree urbane, in particolare nella capitale Khartoum, molte persone che rischiavano di restare senza acqua né cibo, sono fuggite dal centro urbano verso le aree rurali, nella parte sud-orientale del paese.
In questo contesto il CISP ha di recente avviato, assieme al sistema sanitario locale, un progetto per migliorare lo stato nutrizionale e la sicurezza alimentare delle famiglie con bambini e delle donne in gravidanza e allattamento con malnutrizione acuta.
Il progetto - “Fornitura di servizi life-saving e life-sustaining alle popolazioni colpite dalla crisi, comunità ospitanti, migranti e rifugiati nello Stato di Gedaref” - è finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e implementato in partnership con l’ONG francese Première Urgence Internationale (PUI).
Il progetto adotta un approccio olistico che considera vari settori, come la salute, l'agricoltura e la sicurezza alimentare, per affrontare le emergenze legate alla mancanza di cibo e nutrizione. Questo si traduce nella fornitura di servizi nutrizionali e sanitari essenziali per salvare vite umane, insieme a iniziative per sostenere le fonti di reddito, in specifiche aree come Al Fashaga e Basonda. L'obiettivo è migliorare le condizioni di sicurezza alimentare, nutrizionale e di salute delle comunità colpite dalla crisi in queste località.
Tre azioni cruciali
- Miglioramento della qualità e dell'accesso ai servizi nutrizionali essenziali per le famiglie vulnerabili.Questo aspetto si affronta attraverso il supporto alle strutture sanitarie locali, con un'attenzione particolare al sistema di riferimento dei casi di malnutrizione acuta, nonché a iniziative comunitarie che educano le famiglie su come realizzare una dieta nutriente con ingredienti locali.
- Potenziamento dell’autosufficienza delle famiglie vulnerabili per affrontare le crisi alimentari, tramite assistenza finanziaria multifunzionale, supporto all’orticoltura domestica di cibi nutrienti, conservazione alimentare e creazione di opportunità di reddito aggiuntive nelle aree di intervento.
- Riduzione della vulnerabilità alla malnutrizione delle donne in gravidanza, delle madri e dei loro bambini. Ciò si ottiene attraverso il miglioramento delle infrastrutture e delle attrezzature sanitarie, il supporto ai programmi di immunizzazione di routine, la formazione e il rafforzamento delle capacità del personale sanitario, insieme alla fornitura di servizi di salute sessuale riproduttiva.